L'Accademia delle Scienze organizza la conferenza di
Vincenzo Barone (Suola Normale superiore di Pisa) sul tema:
Linguaggi comuni per sistemi complessi:
la nuova frontiera di Arte e Scienza
Introduce e presiede Salvatore Coluccia
Sala dei Mappamondi, ingresso da Via Accademia delle Scienze 6
Abstract
Scienza e arte hanno attraversato i secoli percorrendo binari paralleli: qualche volta, come in epoca rinascimentale, incontrandosi, più spesso divergendo.
Entrambe aspirano a raggiungere la conoscenza ultima delle cose, ma con linguaggi diversi, spesso ritenuti incompatibili.
Nel nuovo millennio la tecnologia ha rivoluzionato il nostro modo di percepire la realtà, dandoci strumenti cognitivi ulteriori, che ci consentono di entrare dentro la materia esistente, riprodurla ridimensionata o su scala aumentata, ricomporla laddove non esista più.
Tali strumenti rendono possibile un nuovo approccio all'arte e alla scienza: soprattutto riescono a indagare la realtà attraverso un linguaggio comune, sia che si cerchi di ricostruire un templio antico distrutto dal tempo, che si cerchi di scandagliare una galassia lontana; sia che si riproduca un sistema di molecole, che si cerchi di districarsi in una abnorme massa di dati.
E' possibile affrontare questi problemi in modo virtuale e immersivo, cioè riconducendo gli oggetti di studio alle dimensioni spazio-temporali caratteristiche dell'essere umano e percependoli con tutti i nostri sensi?
Questa prospettiva affascinante, resa possibile anche dallo sviluppo di nuove tecnologie, verrà brevemente discussa illustrando alcuni progetti del Laboratorio SMART nel campo della scienza, dell'arte, della storia e dell'archeologia.
Il Prof. Vincenzo Barone, chimico fisico, Direttore della Scuola Normale Superiore, da alcuni anni sta indagando con il suo gruppo, composto da un mix di giovani ricercatori tra chimici computazionali, informatici, fisici, biologi, archeologi, le possibilità cognitive dell'Universo 3D, per individuare ponti tra arte e scienza, tra ciò che sappiamo e quello che dobbiamo ancora scoprire, tra reale e virtuale, tra virtuale e reale.