PROGRAMMA IN DEFINIZIONE
Sala dei Mappamondi, Ingresso da Via Accademia delle Scienze 6
Abstract
Nell'ottobre 2017, dopo mesi di studio e di indagini accurate, ha preso il via il cantiere di restauro e valorizzazione funzionale della Fontana dell’Ercole alla Reggia di Venaria, destinato a concludersi entro il 2019 grazie all’impegno della Consulta per i Beni Culturali di Torino e al sostegno della Compagnia di San Paolo e della banca Intesa Sanpaolo.
L’opera è all’altezza delle sfide più ardite affrontate nella Reggia nella sua storia recente: i resti della spettacolare architettura creata da Amedeo di Castellamonte tra il 1669 e il 1672 sono un tema di restauro e conservazione molto impegnativo, poiché restano solo labili tracce di quella grandiosa “macchina scenografica” costituita in origine da scalinate e padiglioni, ninfei e grotte preziosamente decorati, vasche animate da giochi d’acqua, e da un’infinita teoria di statue e ornamenti scultorei su cui dominava l’Ercole Colosso, protagonista assoluto al centro del bacino della fontana.
Orientano tutto il progetto alcune precise linee metodologiche: il principio generale è quello della “progettazione della conservazione”, ovvero di un restauro che rispetti le caratteristiche intrinseche delle architetture superstiti. Il restauro diviene così una particolare forma di progetto tecnologico, che utilizza procedimenti, materiali e componenti compatibili con le finalità della conservazione e, dove possibile, tecniche e materiali tradizionali.