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Oggetto:
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Storia e tecniche di esecuzione III: Materiali lapidei e derivati. Superfici decorate dell'architettura

Oggetto:

HISTORY AND EXECUTION TECHNIQUES III: STONE AND STONE-LIKE MATERIALS. ARCHITECTURE DECORATED SURFACES

Oggetto:

Anno accademico 2015/2016

Codice dell'attività didattica
INT0468
Docenti
Emanuela Ozino Caligaris (Titolare del corso)
Maria Gabriella Bonollo (Titolare del corso)
Maria Concetta Capua (Tutor)
Corso di studi
[f090-c512] laurea a ciclo unico in conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d.lgs n.42/2004) - a venaria
Anno
3° anno
Tipologia
Altre attività
Crediti/Valenza
12
SSD dell'attività didattica
NN/00 - nessun settore scientifico
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Obbligatoria
Tipologia d'esame
Scritto
Prerequisiti
comprovata sensibilità nella lettura di un testo grafico o pittorico
- comprovata capacità di riproduzione di testi grafici o pittorici dati
- capacità di gestione del proprio spazio di lavoro: ordine, pulizia
buona conoscenza della teoria del restauro, capacita’ di ricerca bibliografica, buona manualita’.
Aver frequentato i corrispondenti insegnamenti di Storia e Tecniche di Esecuzione PFP1 (anni 1 e 2)
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi

                             DIPINTI MURALI: Conoscere i materiali impiegati ed i metodi utilizzati  nella tecnica di esecuzione, attraverso la lettura delle fonti tecniche specifiche, delle testimonianze documentarie, lo studio dei casi, anche tramite visite a musei e monumenti.            

                 Rilevare e riconoscere lo stato di conservazione e le diverse tipologie e cause di degrado.  Comprendere l’origine del deterioramento dei materiali porosi. Sintetizzare i dati raccolti in tavole grafiche esemplificative. Rilevare e riconoscere le tecniche esecutive del manufatto attraverso indagine autoptica approfondita e attuare confronti e paralleli con documentazione di riferimento e fonti tecniche specifiche. Rilevare e riconoscere lo stato di conservazione e le diverse tipologie e cause di degrado. Rilevare, riconoscere e confrontare precedenti interventi subiti dall’opera analizzandone le tecniche esecutive e lo stato di conservazione. Documentare la fasi operative e sintetizzare una relazione di fine lavori. Gestire attivamente la documentazione necessaria di supporto al processo di restauro. Interagire con diverse professionalità coinvolte nell’intervento di conservazione e restauro.

Oggetto:

Risultati dell'apprendimento attesi

 

Conoscenza dei materiali impiegati e delle tecniche di esecuzione dell’affresco e della tecnica

a secco. Riconoscimento della stratigrafia di un dipinto murale e acquisizione della corretta

terminologia. Studio e lettura delle fonti tecniche specifiche e delle testimonianze

documentarie. Rilevamento e riconoscimento di stato di conservazione,

tecnica di esecuzione ed interventi precedenti di un opera. Riconoscimento delle diverse tipologie

e cause di degrado. Comprensione dell’origine del deterioramento dei materiali porosi.

Sintesi dei dati raccolti in tavole grafiche esemplificative. Rilievo e rappresentazione tramite

mappatura dello stato di conservazione e delle cause di degrado e degli interventi

precedenti – quando presenti – interessanti l’opera.

Gestione della documentazione di supporto al processo di restauro. Interazione con le diverse professionalità coinvolte nell’intervento di conservazione.

Oggetto:

Modalità di insegnamento

300 ore di attività pratico-laboratoriali

Oggetto:

Modalità di verifica dell'apprendimento

Valutazione della frequenza dello studente alle lezioni teoriche e pratiche e agli eventuali corsi di aggiornamento e della sua partecipazione attiva mediante domande ed interventi in aula. La discussione aperta dello studente permette di accertare come egli abbia appreso e metabolizzato la teoria del restauro, come affronti l’analisi dell’oggetto e se abbia acquisito una corretta terminologia tecnica. - valutazione del livello di comprensione dei testi utilizzati nel corso tramite discussioni periodiche di gruppo degli argomenti sviluppati nel corso con verifiche sistematiche e costanti non programmate. La spiegazione da parte dello studente di passaggi chiave dei testi che spiegano le tecniche esecutive di un determinato manufatto in una determinata epoca consente di accertarne l’effettiva capacità di comprensione e analisi. - Coinvolgimento dello studente nelle attività pratiche di laboratorio sia nella riproduzione di una tecnica esecutiva, sia nell’intervento diretto sul manufatto antico. Effettuata anche mediante discussioni periodiche di gruppo del lavoro svolto dal singolo studente con esposizione al resto del gruppo delle scelte fatte e i metodi adottati. L’esecuzione materiale dell’intervento sull’opera consente di accertare l’effettiva acquisizione da parte dello studente delle tecniche di intervento e della preparazione e applicazione dei diversi materiali per il restauro dei dipinti murali. VALUTAZIONE FINALE : La prova finale consiste in un riscontro orale, con una discussione diretta su un caso-studio di intervento conservativo ed estetico su un dipinto murale. Nella valutazione complessiva verranno inseriti i seguenti parametri : Presenza e puntualità -  Capacità tecnica - Comprensione dei problemi – Spirito Critico di approccio,  OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO

Il voto finale in trentesimi sarà determinato da: prova in itinere 8 punti - prova finale 8 punti -  capacità tecnica (precisione/manualità, pulizia postazione e strumenti, osservazioni/metodologia, raggiungimento obiettivi, capacità di lavorare in gruppo) 8 punti - comprensione problemi/spirito critico 4 punti / presenza-puntualità 2 punti

Oggetto:

Programma

  1.  La lettura stratigrafica di un dipinto murale e introduzione alla terminologia tecnica: il supporto, gli strati preparatori e la pellicola pittorica. Il dipinto ad affresco e il dipinto a secco.

 

  1. Materiali costitutivi degli strati preparatori: leganti
  • Calce. Metodo di prelievo dei calcari, cottura (tipologia dei forni), spegnimento. Qualità delle calci. Fonti (Agricola, Vitruvio, Plinio, Alberti). Cenni sul gesso (idrato e anidro). Strati preparatori a base di gesso.
  • materiali organici (argilla, limo ecc.)

 

  1. Materiali costitutivi degli strati preparatori: inerti
  • Inerti inorganici. Tipo di inerti e loro qualita’: setacciatura, miscelazione, rapporto di impasto. Malte aeree e idrauliche: caratteristiche della presa
  • Inerti organici (paglia, torba ecc.)

 

  1. Materiali costitutivi della pellicola pittorica: leganti
  • leganti organici proteici (albume, tuorlo, colla, latte e derivati). Caratteristiche dei materiali e preparazione per l’utilizzazione come leganti. Invecchiamento.

Gli olii (siccativi, semi-siccativi, non siccativi). Preparazione, qualità dei leganti oleosi, invecchiamento.

 

  1. Materiali costitutivi della pellicola pittorica: i pigmenti
  • Principali pigmenti inorganici naturali e artificiali: metodi di preparazione, caratteristiche di applicazione con riguardo alle fonti tecniche. Compatibilità con la tecnica ad affresco e le tecniche a secco
  • Principali pigmenti organici: caratteristiche di utilizzazione

 

6.     La doratura nei dipinti murali

Mordenti per la doratura. I metalli impiegati: tipi di metalli, loro laminazione e applicazione (fonti). Ricette tecniche

 

PERLA PARTE PRATICA

 

1 - ESERCITAZIONE: realizzazione di un dipinto ad affresco o a secco seguendo i metodi descritti dalle fonti da riprodurre a scelta tra i seguenti:

 

  • Affresco vitruviano (fonte: M. Vitruvio Pollione, De Architettura, libri X a cura di F. Bossalino, 1998, edizioni Kappa
  • Affresco trecentesco: Giotto (fonte: C. Cennini, il libro dell’arte, o trattato della pittura – Milano, Longanesi, 1975
  • Dipinto murale a secco: Egitto, i dipinti a secco della tomba di Nefertari (testo di riferimento: J. K. McDonald, House of Eternity: The Tomb of Nefertari, The Getty Conservation Institute, Paul Getty Museum, 1996)
  • Il cinquecento: Michelangelo (testo di riferimento F. Mancinelli, G.Colalucci, N.Gabrielli, Michelangelo : il Giudizio Universale, 1994, dossier d’Art, Giunti edizione

 

2 - Interventi sulle opere d’arte conservate in laboratorio

 

seminari di aggiornamento (qualora possibile in base alla disponibilita’ delle professionalita’ coinvolte) sui seguenti argomenti:

 

-          il Lapislazzuli: studio dei metodi di produzione, della sua applicazione nella storia e dei metodi di intervento

 - la doratura su muro

 

 NEL SECONDO SEMESTRE:

  • Il degrado dei dipinti murali:

Introduzione al concetto di degrado

Il supporto murario: degrado provocato da sollecitazioni di tipo meccanico; cause naturali

accidentali ed antropiche

Degrado correlato al sito di edificazione o all’ incompatibilità, diversità o deperibilità dei

materiali costituenti il supporto murario (pietre-mattoni, pietre-tufo, incannucciata, ecc).

Degrado fisico degli strati preparatori.

Degrado relazionato all’esecuzione dell’opera: difetti di tecnica, difetti nei materiali

utilizzati.

Degrado correlato a precedenti interventi di restauro es: interventi di ancoraggio, estrazione e trasporto della pittura murale..

Alcuni esempi di danni di tipo antropico ( atti vandalici, furti, ex voto, inserimento di

elementi impropri, danni da scavo, ecc)

Attacco chimico sulle superfici interessate dalla presenza di sostanze inquinanti.

Morfologia del deterioramento dovuto ai movimenti d’acqua in una muratura: risalita capillare, infiltrazione ed assorbimento di acqua piovana, condensazione ed evaporazione, formazione di ghiaccio.

Prodotti di deterioramento: ( reazione chimico-fisica dei componenti inquinanti presenti

nell’acqua o nell’atmosfera con i materiali costitutivi dell’intonaco) carbonati, ossalati,

solfati, cloruri, nitrati, , silicati, ecc. efflorescenza, subflorescenza.

La cristallizzazione ed il conseguente degrado dei materiali costitutivi.

Morfologia delle alterazioni e del degrado dei principali pigmenti utilizzati in pittura murale.

Alterazione e degrado delle lamine metalliche

Morfologia del degrado di materiali organici ed inorganici utilizzati come leganti della pellicola pittorica e dell’intonaco.

Deterioramento di tipo biologico: morfologia di degrado dei materiali costitutivi ad opera dei principali organismi e microrganismi autotrofi ed eterotrofi.

 

  • Le tecniche storiche d’intervento

Esame  dei materiali storicamente utilizzati e delle tecniche storiche del restauro, la pratica operativa del restauro dei dipinti murali tra la seconda metà del XIX secolo e gli anni ’60 del 1900, riferimenti alle pratiche conservative più antiche, attraverso la lettura comparata delle principali fonti manualistiche del periodo.

La rimozione dei dipinti murali dal supporto originale:

rimozione con il supporto: lo stacco a massello

rimozione con l’intonaco: lo stacco

rimozione per separazione della pellicola pittorica: lo strappo

 

  • Il restauro dei dipinti murali: metodologia degli interventi conservativi

L’importanza della documentazione grafica

Trattamenti di disinfezione e disinfestazione

La velinatura

Il Consolidamento: il ristabilimento della coesione degli strati preparatori, il ristabilimento della adesione degli strati preparatori

L’imperniaggio

Il ristabilimento della coesione della pellicola pittorica, Il ristabilimento della adesione della pellicola pittorica

La pulitura,

La rimozione delle stuccature non idonee,  l’esecuzione delle stuccature,

La reintegrazione pittorica,

la protezione superficiale

La conservazione programmata

 

 

Pratica di Laboratorio :

1 - realizzazione di stacchi e strappi in laboratorio sulle prove eseguite dagli studenti

2 - Interventi sulle opere d’arte conservate in laboratorio

PROGRAMME (ENGLISH VERSION)

1 - Introduction to the mural paintings: reading the layers, learning the technical terminology: support, preparatory layers, pictorial film. Dry paintings and frescoes techniques.

 

2 – Constituent materials for the preparatory layers: bindings

  • Calcium carbonate. Taking methods of limestone, firing, (ovens). Limestone quality. Sources (Agricola, Vitruvio, Plinio, Alberti). Notes on gypsum (hydrate and anhydrous).
  • Organic plaster for dry paintings (clay, straw)

 

  1. Constituent materials for the preparatory layers: aggregates
  • Inorganic aggregates, properties and qualities: sifting, mixing, and mixing ratio. Hydraulic mortar and its peculiarities
  • Organic aggregates (straw, peat, ecc.)

 

  1. Constituent materials for the painted layers: binding

Protein bindings (albumen, yolk, animal glue, milk and milk derivate): their characteristic and preparation. Aging.

Oil, semi-drying oil, not-drying oil: preparation methods, quality and aging

 

Constituent materials for the painted layers: pigments

  • Natural and artificial organic pigments: preparation methods, application, and technical sources. Compatibility with fresco technique and dry technique.
  • Natural and artificial inorganic pigments

 

Gilding mural paintings:  Main used materials

  • Gold leaf and silver leaf: the ancient preparation process, adhesives, Study of the application through the sources

 

PRACTICE

1 – Realization of a fresco or a dry painting following the methods described to the sources. The students can choose to realize one specific execution technique from the sources listed below:

  • Vitruvian fresco (fonte: M. Vitruvio Pollione, De Architettura, libri X a cura di F. Bossalino, 1998, edizioni Kappa
  • Fourtheent – century fresco: Giotto (fonte: C. Cennini, il libro dell’arte, o trattato della pittura – Milano, Longanesi, 1975
  • Dry painting: Egitto, i dipinti a secco della tomba di Nefertari (testo di riferimento: J. K. McDonald, House of Eternity: The Tomb of Nefertari, The Getty Conservation Institute, Paul Getty Museum, 1996)
  • Michelangelo’s technique (testo di riferimento F. Mancinelli, G.Colalucci, N.Gabrielli, Michelangelo : il Giudizio Universale, 1994, dossier d’Art, Giunti edizione

 

2 - interventions on the works of art housed in CCR laboratories

 

3- updating seminars (if possible upon availability of professionals' involved) on the following topics:

 

- The Lapis Lazuli: methods of production and intervention and, its application in the history

 - The gilding on wall

 

SECOND SEMESTER:

The deterioration of the mural paintings :

 

Introduction to the concept of decay

The wall support : decay caused by mechanical stresses ; natural causes, accidental and anthropic

Decay related to the site or building to ' incompatibility, or diversity materials constituting the substrate (stones - brick, etc. ) .

Physical decay of the preparatory layers .

Decay related execution technique of the work: technical defects , defects in materials used .

Decay related to previous restorations: interventions anchor , extraction and transportation of mural painting ..

Some examples of anthropogenic damage ( vandalism, inclusion of improper elements , excavation damage , etc. )

Chemical attack on the surfaces affected by the presence of pollutants.

Morphology of the deterioration due to the movements of water in a wall : capillary , infiltration and absorption of rainwater , condensation and evaporation , ice formation.

Products of decay : ( physico-chemical reaction of the components pollutants water or in the atmosphere with the constituent materials of the plaster ) carbonates, oxalates, sulfates, chlorides, nitrates , silicates, etc.

The crystallization and the consequent degradation of the constituent materials .

Morphology changes and decay of the pigments used in mural painting.

Alteration and degradation of metallic leaf

Morphology of the decay of organic and inorganic materials used as binders of the painting layer and plaster. Morphology of biological decay of materials of mural paintings. 

 

 

• The historical techniques of intervention

 

Examination of the materials and techniques used historically historical restoration , the operational practice of the restoration of the wall paintings from the second half of the nineteenth century and the 60 of 1900, references to the oldest conservation practices through a comparative reading of the main sources manualistiche the period.

The removal of the murals from the original place :

removal with support from : the detachment in solid

removing the plaster : the detachment

removal for separation of the paint film : the tear

 

• The restoration of the wall paintings : the methodology of conservation work

 

The importance of graphic documentation

Treatment of disinfection and disinfestation

The surface protection (velinatura)

The consolidation : the restoration of cohesion of the preparatory layers , the restoration of adhesion of the preparatory layers

The insertion of pins    “imperniaggio”

The re-establishment of the cohesion of the paint film , The re-establishment of the adhesion of the paint film

The cleaning,

The removal of the filler (wrong plastering )

The pictorical reintegration ,

Surface protection

The planned conservation

 

 

Laboratory Practice :

1 - realization of detach and tear on laboratory tests carried out by the students

2 - Working on works of art preserved in the CCR laboratory

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

DIMOS parte I mod.I  “Tecniche di esecuzione e materiali costitutivi”, Roma : Istituto Centrale per il Restauro 1979 - DIMOS parte I mod.II “Fattori di deterioramento”, Roma : Istituto Centrale per il Restauro 1979 - Pittura murale : proposta per un glossario / a cura di Mara Nimmo, Lurano : Associazione Giovanni Secco Suardo, 2001 - P. e L. Mora, P.Philippot, “La conservazione delle pitture murali”, editrice Compositori a cura di Bresciani s.r.l., 2001 - Torraca, Giorgio, “Lezioni di scienza e tecnologia dei materiali per il restauro dei monumenti”, Roma : s.n., 2002 - “Le pitture murali, tecniche, problemi, conservazione, OPD”, a cura di C. Danti, M. Matteini, A. Moles, Centro Di, Firenze 1990 - C. Arcolao, “Le ricette del Restauro”, Saggi Marsilio, 1998 - M. Matteini, A.Moles , “La chimica nel restauro, I materiali dell’arte pittorica”, ed. Nardini, Firenze 2001  - Atti del XXI Convegno di Bressanone 12-15 luglio 2005: “Sulle pitture murali: riflessioni, conoscenze, interventi”,   Scienza e Beni Culturali, ed: Arcadia Ricerche, Marghera-Venezia, 2005 - Norman Davey, “Storia del materiale da costruzione”, ed. Il Saggiatore, Milano, 1965 - Atti della giornata di studio della Sezione francese dell’IIC, 21-24 giugno 2006 “Couleur & Temps” La couleur en conservation et restauration, Parigi 2006 - Sergio Paolo Diodato “I buoni colori di una volta” Ed. Menabò, Ortona (CH), 2010 - Lorenzo Lazzarini e Marisa Laurenzi Tabasso, “Il restauro della pietra”, Torino UTET libreria, c2010 - Giovanni Amoroso e Mara Camaiti, “ Scienza dei materiali e restauro: la pietra : dalle mani degli artisti e degli scalpellini a quelle dei chimici macromolecolari”, ed.Alinea, Firenze 1997 - G. Caneva, M. P Nugari, O.Salvadori “La biologia vegetale per i beni culturali” Vol.1, Biodeterioramento e conservazione” ed. Nardini, Firenze 2005  - M. Vitruvio Pollione, “De Architettura”, libri X a cura di F. Bossalino, edizioni Kappa, 1998 - Plinio: “Naturalis Historia”, libro XXXIII, cap. XIX - Eraclius, “De coloribus  et artibus Romanorum”, (X-XI sec.)in M.Ph.Merrifield,Ancient tretises on the art of painting, Dover 1967,vol.I - C. Cennini, “Il libro dell’arte, o trattato della pittura”, Milano, Longanesi, 1975 - Vasari Giorgio, “Le vite dei più eccellentissimi pittori, scultori e architetti”, 1511-1574, Milano, ed. Fabbri, 1970 - Giovanni Secco Suardo, “Il restauratore dei dipinti”, Milano 1927 Quarta Edizione Manuale Hoepli, 1993 - Ulisse Forni, “Manuale del pittore restauratore”, Firenze 1866 - “Giovanni Secco Suardo, La cultura del restauro tra tutela e conservazione dell’opera d’arte”, Atti del convegno Internazionale di Studi Bergamo 9-11 marzo 1995 in Bollettino d’arte, supplemento al n.98 -1996 - “La teoria del restauro nel novecento da Riegl a Brandi”Atti del Convegno Internazionale di Studi: Viterbo, 12-15 novembre 2003, a cura di Maria Andaloro, ed. Nardini, Firenze, 2006 - C.Brandi, “Teoria del Restauro”, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 1977 - G. Urbani “Problemi di conservazione” ed. Compositori, Bologna 1973 - Paola D'Alconzo, “Picturae excisae : conservazione e restauro dei dipinti ercolanesi e pompeiani tra 18. e 19. secolo”, L'Erma di Bretschneider, Roma 2002 - “Filologia dei materiali e trasmissione al futuro, indagini e schedatura sui dipinti murali del Museo Archeologico Nazionale di Napoli” a cura di Gabriella Prisco, ed. Gangemi,  Roma 2009 - MAR Museo d’Arte della città di Ravenna: “L’Incanto dell’affresco , Capolavori strappati”, Volumi 1 e 2 - (a cura di Luca Ciancabilla, Claudio Spadoni) Silvana Editoriale S.p.A. Roma febbraio 2014 - AA.VV. , I.C.R. “Guida al recupero ricomposizione e restauro di dipinti murali in frammenti, l’esperienza di S.Francesco in Assisi” ed. Litografica Iride, Roma 2001 - AA.VV. “Relazione dell’intervento di restauro”, in: Il restauro della Cappella Scrovegni. Indagini,Progetto, Risultati a cura di G. BASILE, ed. Skira 2003 - “Giotto nella cappella degli Scrovegni: materiali per la tecnica pittorica”, a cura di G. Basile, Bollettino d’Arte, volume speciale, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 2005 - AA.VV, “A scuola di restauro”, Roma 2011, Gangemi Editore - Michele Cordaro “ Restauro e tutela” Scritti scelti (1969-1999), Annali dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli fondata da Giulio Carlo Argan, Roma Annale 2000 - “Lacuna, riflessioni sulle esperienze dell’Opificio delle pietre dure”, Atti dei convegni del 7 aprile 2002 e del 5 aprile 2003, Salone dell'arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, Ferrara, ed. Edifir 2009 - M.A.Corso, Mahasti Afshar, Art and Eternity: “The Nefertari Wall Paintings Conservation Project 1986–1992”, The Getty Conservation Institute, Paul Getty Museum, 1993 - F. Mancinelli, G.Colalucci, N.Gabrielli, “Michelangelo: il Giudizio Universale”, Art e dossier, ed. Giunti,  Firenze 1994 - AA.VV., Ajanta  dipinta: Studio sulla tecnica e sulla conservazione del sito rupestre indiano, (a cura di Caterina Bon Valsassina, Francesca Capanna, Marcella Ioele), vol. 1-2, ed. Gangemi, Roma 2013 - A. Cecchini “Le tombe Dipinte di Tarquinia” Vicenda conservativa, restauri, tecnica di esecuzione”, Kermes quaderni,  ed. Nardini Firenze 2012    - Materiali didattici integrativi saranno forniti dal  docente durante lo  svolgimento del corso, con indicazioni di specifici articoli su “Bollettini dell’Istituto Centrale del Restauro”



Oggetto:

Note

Calendario, orario, aula: http://conservazionerestauro.campusnet.unito.it/cgi-bin/lezioni.pl

ANNUALE

Al termine dell'insegnamento è prevista un'attività didattica integrativa denominata TIROCINIO, sotto la guida di TUTOR (6 cfu aggiuntivi, pari a 150 ore)

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 08/03/2016 17:28

Location: https://conservazionerestauro.campusnet.unito.it/robots.html
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