- Oggetto:
- Oggetto:
Storia e tecnica di esecuzione III: Materiali e manufatti ceramici e vitrei. Materiali e manufatti in metallo e leghe
- Oggetto:
HISTORY AND EXECUTION TECHNIQUES III: CERAMIC AND GLASS MATERIALS AND ARTEFACTS; METAL AND ALLOYS MATERIALS AND ARTEFACTS
- Oggetto:
Anno accademico 2016/2017
- Codice dell'attività didattica
- INT0793
- Docente
- Dott. Marco Demmelbauer (Titolare del corso)
- Corso di studi
- [f090-c512] laurea a ciclo unico in conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del d.lgs n.42/2004) - a venaria
- Anno
- 3° anno
- Tipologia
- Altre attività
- Crediti/Valenza
- 12
- SSD dell'attività didattica
- NN/00 - nessun settore scientifico
- Modalità di erogazione
- Tradizionale
- Lingua di insegnamento
- Italiano
- Modalità di frequenza
- Obbligatoria
- Tipologia d'esame
- Scritto ed orale
- Prerequisiti
- Aver frequentato i corrispondenti insegnamenti di Storia e Tecniche di Esecuzione PFP4 (annni 1 e 2)
- Oggetto:
Sommario insegnamento
- Oggetto:
Obiettivi formativi
MATERIALI E MANUFATTI IN METALLO E LEGHE - Apprendimento delle tecniche esecutive e dei materiali costitutivi dei manufatti artistici in metallo, con particolare riferimento alle leghe di rame. Apprendimento teorico-pratico delle tecniche di conservazione e restauro in base all'analisi dello stato di conservazione dei singoli manufatti.
- Oggetto:
Risultati dell'apprendimento attesi
Capacità di analisi storica, tecnologica, di documentazione, di diagnosi, progettazione ed attuazione a regola d’arte delle principali metodologie di conservazione e restauro per i materiali ed i manufatti in METALLI E LEGHE di rame
- Oggetto:
Modalità di insegnamento
300 ore di attività pratico-laboratoriale
- Oggetto:
Modalità di verifica dell'apprendimento
Il controllo dell’apprendimento dell’insegnamento e le modalità di giudizio avverranno durante il corso delle lezioni in laboratorio con la valutazione delle schede degli interventi di restauro e attraverso l’esame finale di teoria.
I criteri di giudizio e di valutazione sono puntualità e presenza, approccio metodologico, documentazione testuale e attitudinale, autonomia nella gestione degli incarichi dati, qualità e tempi del lavoro svolto.
I relativi giudizi saranno registrati su una scheda di valutazione.
Il voto finale in trentesimi sarà determinato da: prova in itinere 8 punti - prova finale 8 punti - capacità tecnica (precisione/manualità, pulizia postazione e strumenti, osservazioni/metodologia, raggiungimento obiettivi, capacità di lavorare in gruppo) 8 punti - comprensione problemi/spirito critico 4 punti / presenza-puntualità 2 punti
- Oggetto:
Programma
L’insegnamento articolato in due moduli, verrà svolto attraverso lezioni teoriche e attività di laboratorio, e gli argomenti trattati verteranno sulle seguenti tematiche:
Metallurgie estrattive e di elaborazione delle leghe di rame (I giacimenti metalliferi e le antiche coltivazioni minerarie. Dall’arricchimento alla fusione: sistemi di concentrazione, tecniche estrattive e fusorie. Metallurgia di elaborazione: le leghe usate nel mondo antico. Il rame e le sue leghe)
Leghe di rame: le antiche tecniche e la lavorazione del metallo (La lavorazione plastica dei metalli. La fusione. La produzione di fili. Le tecniche di giunzione)
Leghe di rame: le antiche tecniche e i sistemi decorativi (A rilievo e a incisione. Cromatismi su metallo: smalto, niello, agemina, doratura. Patina: il termine e la sua ambiguità)
La metallurgia dall’eta’ romana al post-rinascimento (Leghe a base di rame: la fusione delle campane e della statuaria. La storia della statuaria antica attraverso la figura di Bruno Bearzi, fonditore e restauratore. Il Perseo di Benvenuto Cellini); L’Archeometallurgia e il restauro (L’archeometallurgia nello studio dei metalli in lega di rame. La “Lupa capitolina”: un bronzo medievale?)
Il rame e le sue leghe (Caratteristiche e proprietà fisiche, chimiche e meccaniche dei materiali costitutivi. Metallografia e tecniche d’indagine. Degrado: fattori di degrado endogeni ed esogeni, la morfologia del degrado, la corrosione e i prodotti di corrosione, la patine. Il primo intervento: scavo e recupero, microscavo. Il restauro e le metodologie di intervento: la documentazione, le tecniche di indagine, la pulitura, la stabilizzazione, il consolidamento, la ricomposizione e l’incollaggio, le integrazioni e i supporti ausiliari, la protezione, l’imballaggio e il trasporto, la manutenzione)
Il rame e le sue leghe. Studi di caso (i bronzi di provenienza subacquea, i bronzi outdoor e indoor, i bronzi dorati)
Il piombo e le sue leghe (Storia, struttura e proprietà dei materiali costitutivi. Degrado, restauro e metodologie di intervento)
Lo stagno e le sue leghe (Storia, struttura e proprietà dei materiali costitutivi. Degrado, restauro e metodologie di intervento).
PROGRAMME (ENGLISH VERSION)
The course contents are on ancient and historic metals in copper and copper alloys, their conservation approch and restoration methodologies. Arguments will be hold through lecturers and praticals according to the timetable:
History of the use and extractive metallurgy
Properties and structure of copper alloys, lead and lead alloys, tin and tin alloys Manufacturing technologies of ancient metals
Special decoration techniques
Deterioration processes and morphology of decay
Conservation issues and Restoration methodologies
Case studies
Testi consigliati e bibliografia
- Oggetto:
Testi adottati
BERDUCOU, M. Cl. (ed) 1991, La Conservation en Archéologie, Paris, Masson.
BERTHOLON, R., 2004, The location of the original surface, a review of the conservation literature, In: MacLeod I. D., Theile J. M., Degrigny C. eds., METAL 01, Proceedings of the International ICOM-CC Metal WG Conference, Santiago de Chile, 2 – 6 April 2001, pp. 167-179.
CRONYN J.M. 1990, The Element of Archaeological Conservation,London,New York, Routledge
FORMIGLI E. (a cura di), I grandi bronzi antichi, Nuova Immagine ed., Siena
GIARDINO C., 1999, I metalli nel mondo antico, Introduzione all’archeometallurgia, Roma- Bari, Editori
MARABELLI M., 1994, Conservazione e restauro dei metalli d’arte, Roma, Accademia dei Lincei
NICODEMI W., MAPELLI C., Archeometallurgia. Breve storia dei metalli dal Neolitico alla rivoluzione industriale, Milano, Associazione Italiana di Metallurgia.
PEARSON C., (ed.) 1987, Conservation of Marine Archaeological Objets,London, Butterworths
SCOTT D. A., 1991, Metallography and Microstructure of Ancient and Historic Metals, Los Angeles, The J.P. Getty Trust
SCOTT D.A., 2002, Copper and bronze in art: corrosion, colorants, conservation, Los Angeles, The J.P. Getty Trust
SINGER C., 1961, Storia della Tecnologia, Torino, Boringhieri
ZAGARI F., 2005, Il metallo nel Medioevo. Tecniche, strutture, manufatti, Roma, Palombi Editore
- PPT e appunti del corso. Altro materiale bibliografico di approfondimento, indicazione di siti web contenenti materiale illustrativo e didattico complementare, verranno indicati durante lo svolgimento delle lezioni.
Letture consigliate
CASALETTO, M. P. et al., 2007, Anovel scientific approach to the conservation of archaeological copper alloys artefacts, In: METAL 07, Proceedings of the International ICOM-CC Metal WG Conference, Amsterdam, 17 – 21 September 2007, pp. 20-25.
FORMIGLI E. (a cura di), 1991, Antiche officine del bronzo, Atti del seminario di studi ed esperimenti, Murlo, 26-31 luglio 1999.
LAURENZI TABASSO M., MARABELLI, M., Il degrado dei monumenti in Roma in rapporto all’inquinamento atmosferico, Roma, 1992MALTESE, C. (a cura di),Le tecniche artistiche, U. Mursia & Co. Ed., Milano, 1973.
LEONI M., 1984, Elementi di metallurgia applicata al restauro delle opere d’arte, Firenze, Opus Libri
TYECOTE R. F, A history of metallurgy, The Institute of Materials,London1992
- Oggetto:
Note
Calendario, orario, aula: http://conservazionerestauro.campusnet.unito.it/cgi-bin/lezioni.pl
ANNUALE
Al termine dell'insegnamento è prevista un'attività didattica integrativa denominata TIROCINIO, sotto la guida di TUTOR (6 cfu aggiuntivi, pari a 150 ore)
- Oggetto: