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Giornata di Studi IGIIC - La conservazione programmata dell'arte contemporanea - Accademia Belle Arti di Bologna, modalità blended 22-23 giu 2021

Pubblicato: Giovedì 25 febbraio 2021
Evento organizzato da IGIIC e Accademia di Belle Arti di Bologna
LA CONSERVAZIONE PROGRAMMATA DELL’ARTE CONTEMPORANEA
VI giornata di studio – convegno sul contemporaneo
Accademia di Belle Arti di Bologna
22-23 giugno 2021
(formula blended*)

Il convegno della VI giornata di studio sarà dedicato alla conservazione programmata delle opere contemporanee conservate in musei e ambienti pubblici.
La conservazione programmata, connessa al restauro preventivo concepito da Cesare Brandi e successivamente sviluppata da Giovanni Urbani, è una disciplina che coinvolge varie figure professionali oltre a quella del restauratore, in quanto si avvale di un insieme di studi, controlli e operazioni periodiche che consentono di monitorare lo stato di conservazione delle opere, prevenirne il deperimento e mantenerle mediamente fruibili sotto più profili. Pur sancita sulla carta da oltre 40 anni e pur riconoscendone l’importanza, la conservazione programmata trova non di rado difficoltà di attuazione pratica e di copertura economica specifica. Questo aspetto è particolarmente rilevante per le collezioni di arte contemporanea, dove è la natura stessa delle opere e dei materiali costitutivi, anche in relazione all’ambiente espositivo, a metterne spesso a rischio la fruibilità. Il convegno vuole dunque dare voce a quanti, all’interno delle istituzioni pubbliche, si occupano della conservazione delle opere, come anche a liberi professionisti, restauratori e operatori del settore coinvolti in questo tipo di attività. La giornata di studio potrà essere un’occasione non solo per valutare pregi e limiti delle strategie messe a punto, ma anche per rilevare le difficoltà applicative di tale disciplina.
Per dare uno spaccato della situazione attuale della conservazione programmata – se e come viene fatta, chi la fa – e delle proposte consolidate che nel tempo sono state elaborate, interverranno quindi esperti del settore afferenti alle maggiori istituzioni di conservazione e tutela.
Saranno presenti anche restauratori che a diverso titolo operano in   istituzioni pubbliche e private, e docenti preposti alla formazione di restauratori di Beni Culturali, per confrontarsi su modalità e approcci alla manutenzione e al monitoraggio programmati, sul se e come viene proposta e applicata questa disciplina. È prevista infine una tavola rotonda per un confronto costruttivo tra le figure preposte alla conservazione e tutela, e addetti a quella programmazione economica che di fatto consente di pianificare la conservazione. Considerata la vastità dell’argomento è necessario escludere le attività di carattere prettamente manutentivo e qualunque attività, anche strutturata ma di carattere sporadico, che non rientri in un progetto coordinato e pianificato. Tali attività, comunque importanti e strettamente legate all’oggetto del convegno, potranno trovare una loro sede in una sessione di poster che verranno esposti durante la giornata del convegno.

TEMI DELLA GIORNATA

Aspetto teorico:
Quali sono le ragioni per conservare opere spesso destinate ad un veloce consumo, temporanee, immateriali, e, poiché non tutto si può tramandare, a chi spetta il compito della scelta e su quali principi questa si basa. Inoltre, se il criterio soggettivo può guidare gli acquisti per le collezioni private, la scelta, per quando riguarda le collezioni pubbliche, che prevedono investimenti finanziati con i soldi della comunità, è o deve essere vagliata con attenzione.

Aspetti burocratici e politici:
Quali sono gli strumenti a disposizione dei conservatori per garantire un‘ adeguata azione che accompagni nel tempo le opere. Solo una politica culturale a lungo termine può garantire le risorse necessarie al buon mantenimento di un patrimonio che, spesso non tutelato in quanto contemporaneo, si trova in un limbo procedurale.

Come realizzare la conservazione programmata nei musei, nelle raccolte e nell’arte pubblica:
Come agiscono i gruppi di lavoro coordinati dai conservatori nell’affrontare quel lavoro poco appariscentea volte quotidiano ed eseguito senza clamore ma grazie al quale è possibile mantenere le opere sempre fruibili e permettere anche a chi verrà dopo di noi non solo di conoscere una realtà passata ma di fare scelte diverse dalle nostre, casomai eliminando quanto da noi conservato.
La giornata quindi cerca di entrare nel vivo dei problemi invitando i relatori a riportare esperienze non solo positive o di ciò che bisognerebbe fare in un mondo ideale al quale non apparteniamo, ma su cosa in concreto si può oggi fare riportando anche errori di valutazione e di carattere tecnico perché, come dice il proverbio, “è sbagliando che si impara”.

Info, contatti, iscrizioni

Ultimo aggiornamento: 25/02/2021 16:58

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