Le malte sono senza dubbio il materiale più utilizzato, con diverse funzioni, nel restauro architettonico- archeologico. Il progressivo abbandono di malte cementizie negli interventi di restauro, a causa della loro ben nota incompatibilità fisico-chimica (e storica) con il Bene Culturale ha inevitabilmente creato la necessità di avere nuove malte (non cementizie), idonee per la conservazione del patrimonio archeologico-architettonico.
Il workshop, vuole essere una occasione per ridurre questo gap tra ricerca, produzione, applicazione e formazione. Una occasione per far conoscere meglio agli addetti ai lavori le caratteristiche di questi leganti e delle malte che si possono ottenere, le loro possibili applicazioni non solo nel restauro ma anche nel più ampio e ricco settore del recupero-rifunzionalizzazione del costruito storico, oltre che della bio-edilizia. Questo non solo per le loro caratteristiche composizionali e prestazionali, ma anche per gli indubbi benefici che possono assicurare in termini di miglioramento in efficienza energetica, comfort e salubrità.